[vc_row enable_arrows_animation=”no”][vc_column][vc_column_text]Si è concluso il lavoro di scansione 3D di alcuni importanti reperti presenti all’interno dell’Acquario Mediterraneo dell’Argentario (Porto Santo Stefano, Toscana), un lavoro interessante e molto impegnativo che ha messo in luce senza dubbio le qualità dello scanner 3D Einscan Pro Plus, molto performante nell’acquisizione dei dati e sopratutto nell’allineamento automatico delle scansioni via via effettuate.
Il suo principio di funzionamento si basa sulla luce strutturata, un fascio di luce colpendo l’oggetto acquisisce passo passo i dati necessari a creare una mesh del soggetto in questione: non tutti i soggetti si possono prestare al fine di essere scantinati sopratutto se trattasi di oggetti neri e/o metallici, ma grazie a trattamenti particolari è possibile operare anche con questi.
La scansione ha richiesto quasi 8h di lavoro, tra acquisizione ed elaborazione dati, permettendoci di ottenere modelli altamente definiti con un numero di poligoni nel caso del cranio di Zifio (circa 1.2 m) di 36.000.000 milioni. L’acquisizione di questo soggetto è avvenuta attraverso postazione fissa (cavalletto) che ha permesso di acquisire un maggior numero di dettagli e di avere una situazione più controllata. Sicuramente i soggetti naturalistici offrono una sfida piuttosto elevata per questo genere di prodotti a causa delle loro forme spesso complesse e dei dettagli non sempre facilmente acquisibili per via delle dimensioni: sicuramente, nel caso dell’acquario presso il quale abbiamo svolto il lavoro, crani e conchiglie sono i soggetti che con più facilità si prestano per questo genere di acquisizioni.[/vc_column_text][vc_images_carousel images=”9841,9842″ img_size=”full” autoplay=”yes” hide_pagination_control=”yes” wrap=”yes”][/vc_column][/vc_row][vc_row enable_arrows_animation=”no”][vc_column][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row enable_arrows_animation=”no”][vc_column][vc_single_image image=”9847″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row enable_arrows_animation=”no”][vc_column][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row enable_arrows_animation=”no”][vc_column][vc_column_text]Le finalità di un lavoro del genere sono molteplici e sicuramente questa tecnologia può:
- Rendere accessibile parti della collezione a persone diversamente abili siano studenti siano semplici cittadini curiosi di visitare l’acquario. La possibilità di toccare con mano dei reperti altrimenti difficili da maneggiare (per peso, per delicatezza ecc..) consente di poter ampliare la possibilità di fruizione di realtà come questa
- Permettere di avere, ai fini della conservazione, una copia fedele del soggetto in materiale resistente e difficilmente deteriorabile che può, all’evenienza essere esposto senza problemi
- Office la possibilità di ampliare l’offerta educativa e divulgativa in ambito scientifico sopratutto con le scuole attraverso laboratori e seminari
- Permettere di avere uno scambio di informazioni e condividere materiale scientifico attraverso la rete, inviando il soggetto come file da visualizzare su un computer di un’università dall’altro capo del mondo e porterlo stampare in 3D.
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